Una donna di 35 anni lamenta dolori alla zona dorsale, ultimamente peggiorati dopo la recente gravidanza, anche per gli sforzi della schiena dovuti all’accudimento del neonato. I disturbi erano iniziati diversi anni prima, poco dopo l’improvvisa perdita del lavoro; in quell’episodio aveva provato sensazioni di angoscia.
Dopo una valutazione chinesiologica posturale in cui noto una decisa postura "in chiusura", provo a portarla alla posizione corretta e le chiedo come si sente: lei risponde che avverte uno stato di agitazione a stare così eretta.
Comprendo che dietro il suo sintomo c’è un mondo interiore in tumulto e decido di procedere molto delicatamente. Dato che la richiesta iniziale era di massaggi e correzione della postura, parto da quella con cautela, e dopo alcune sedute le propongo il test di Riflessologia Frattale, per il quale si dichiara d’accordo, dopo le necessarie delucidazioni.
Dalla rilevazione risulta che il livello più coinvolto è quello emotivo: c’è infatti un eccesso delle zone riflesse che corrispondono alle emozioni di paura e dolore, e un difetto di quella dell’aggressività.
Nelle sedute successive, oltre alla fisioterapia, le propongo l’EFT; cominciamo così delle sedute sulle varie sensazioni spiacevoli che la mantengono in quella posizione; all’inizio e alla fine delle sedute effettuo il test di Riflessologia Frattale per controllare i cambiamenti, in modo da aggirare l’aspetto mentale, che a volte crede di cambiare, mentre il corpo non mente.
Al termine di ogni sessione nel test registro un parziale miglioramento. Anche i sogni emersi in seguito ai trattamenti rivelavano un importante processo di elaborazione in corso.
Chiedo alla cliente, nei giorni successivi a ogni seduta, di mettersi nella condizione di autoosservazione, e di utilizzare EFT e l’autotrattamento di Riflessologia Frattale se ne sente la necessità.
Fondamentale è l’affioramento, in seguito a una seduta di Riflessologia Frattale, di un significativo ricordo doloroso; in questo episodio la cliente, ancora bambina, era stata inibita da una persona adulta, con una frase svalutante e intimidatoria, a manifestare il suo grande dolore per un lutto, pertanto la sua postura chiusa e rassegnata era rimasta congelata a quell’istante; così si procede con la desensibilizzazione su quella scena, utilizzando diverse tecniche integrate di Riflessologia Frattale per un miglior riequilibrio delle aree cerebrali implicate nella gestione del vissuto conflittuale.
Da quel giorno avviene un progressivo miglioramento su vari livelli, confermato anche dal test: il dolore è calato molto, la postura è migliorata e non le crea più problemi la posizione eretta, si sente molto più centrata emotivamente e affronta le piccole difficoltà in modo più sereno; la cliente è diventata autonoma, grazie alle tecniche e agli esercizi che applica al bisogno, e soprattutto grazie all’aumentata consapevolezza delle sue capacità.
Dolore, postura ed emozioni
Catene lineari coinvolte: n. 3, Piacere e n. 4, Dolore
Una signora di 50 anni da tre mesi ha perso l’olfatto dopo un forte stato influenzale. Valuto empiricamente il deficit facendole annusare un sapone molto profumato e verifico che effettivamente il soggetto non avverte nessun odore da entrambe le narici.
Procedo direttamente col trattamento di Riflessologia Frattale, e dopo circa 20 minuti di stimolazione, verifico di nuovo l’olfatto. Dalla narice opposta al lato della stimolazione - esattamente come indicato nei libri del Calligaris - la signora avverte il profumo, dall’altra nulla; procedo allora alla stimolazione controlaterale e verifico: ora anche l’altro lato ha recuperato la sensibilità.
La rivedo dopo due giorni e il risultato è rimasto invariato. La cliente dopo tre trattamenti si dichiara soddisfatta, anche se al test risulta ancora debole, e la sua sensibilità, per quanto migliorata, non è ancora tornata completamente.
Anosmia (perdita dell’olfatto)
Nella foto:
Comparazione del campo energetico durante il trattamento
Trattamento delle catene lineari con penna luminosa e colori
Catene lineari: n. 9, Amore e n. 7, Memoria
Le foto sono state fatte a distanza di 15 minuti durante il trattamento: prima della catena dell'amore-accettazione, e successivamente della catena memoria.
Il trattamento è stato fatto con penna luminosa e colori testati durante la sperimentazione fatta a Lecce con la dottoressa Antonia Di Francesco.
Nella foto:
Comparazione chakra durante il trattamento
Trattamento delle catene lineari con penna luminosa e colori
Catene lineari: n. 9, Amore e n. 7, Memoria
Nella foto:
Comparazione dello stato emozionale, dell'energia, della simmetria sinistra/destra e dell'equilibrio degli organi, durante il trattamento
Trattamento delle catene lineari con penna luminosa e colori
Catene lineari: n. 9, Amore e n. 7, Memoria
Un uomo di 60 anni lamenta acufene all’orecchio destro, fortunatamente piuttosto sopportabile, ma comunque fastidioso. È insorto due anni prima dopo un incidente automobilistico nel quale è stato tamponato: l’engramma doloroso ha lasciato uno strascico fisico sensoriale.
Al test risulta indicato il trattamento di Riflessologia Frattale e anche l’autotrattamento quotidiano di Cronoriflessologia del dottor Di Spazio.
Effettivamente durante la prima stimolazione della Catena Lineare Secondaria dell’udito, appartenente a quella della Memoria, il fastidioso sintomo si abbassa notevolmente; così, dopo tre sedute e lo svolgimento dell'autotrattamento a casa, il sintomo scompare.
L’acufene è un disturbo molto fastidioso e multifattoriale, e in questo singolo caso era piuttosto sopportabile, per cui è bene restare prudenti sulle reali possibilità di cura; comunque la Riflessologia in generale è una possibilità da non scartare a priori, infatti anche molti bravi medici agopuntori hanno ottenuto risultati anche in casi difficili.
Acufene (fischio auricolare)
Una donna si presenta col figlio di 12 anni per una valutazione posturale. Dal colloquio risulta che il ragazzo soffre di enuresi notturna dall’età di 6 anni, ossia dalla prima elementare, e il disturbo cessa durante le vacanze.
Dopo aver soddisfatto la richiesta per la quale erano venuti, dato che sia il ragazzo che la madre manifestano molto disagio per l’enuresi - che precedenti cure mediche non hanno risolto, propongo loro di tentare con la Riflessologia Frattale.
Procedo al test: risultano in eccesso le zone riflesse del dolore, della rabbia, e in difetto quelle della vescica e organi urogenitali. In seguito ad alcune domande mirate, indotte dal risultato del test e dall’assenza del disturbo in vacanza, emerge un vissuto conflittuale di "territorio" con alcuni compagni di scuola.
Procedo perciò col trattamento di Riflessologia Frattale e consiglio la stimolazione a domicilio secondo la Cronoriflessologia del dottor Di Spazio, eseguita dalla madre sul soggetto; infatti anche la placca cutanea che corrisponde all’età di insorgenza (secondo quella metodica) risulta ipersensibile. Alla seduta successiva il ragazzo racconta di aver sognato di lottare. Con piacevole sorpresa di tutti nel giro di tre settimane il disturbo scompare.
Non ho avuto possibilità di sperimentare l’efficacia della metodica con altri casi di enuresi; il risultato è comunque degno di nota e incentiva alla sperimentazione, perché difficilmente può essere attribuito al caso, data la durata del disturbo.
Enuresi notturna
Una signora di 70 anni si presenta con dolore persistente e fastidioso alla zona temporale e occipitale destra presente da 5 anni; è rimasto dopo un’infezione di herpes zoster (fuoco di Sant’Antonio). Oltre al dolore spontaneo e alla pressione, nella zona è presente anche bruciore. La signora presenta anche insonnia probabilmente legata al disturbo, particolarmente fastidioso la notte, tremore alla testa e irritabilità.
Al test risulta in eccesso la Catena Lineare del Dolore.
Dopo una prima stimolazione della Catena antagonista (ovviamente in difetto) del Piacere, il dolore cala del 50%; la signora sente “qualcosa di piacevole che si muove in testa”; proseguendo la stimolazione cala ulteriormente fino al 10% circa. Rimane principalmente la sensazione di bruciore.
Nei giorni successivi il dolore è nuovamente aumentato ma non come all’inizio, il sonno è migliorato. La cliente su mia indicazione continua a trattarsi da sola a casa tra una seduta e l’altra con me.
Nel corso dei trattamenti, sei in totale, la Catena Lineare del Piacere risulta sempre più equilibrata, ed emerge una carenza della Catena Lineare dell’Amore (collegata come segmento del sistema nervoso alla corteccia cerebrale, e antagonista di quella dell’Aggressività che era in eccesso). Trattata anche questa il dolore e il bruciore sono scomparsi.
Al termine delle sei sedute la signora non lamenta più nessun sintomo di dolore, di insonnia, di irritabilità. A una valutazione attenta non presenta più neanche il tremore al capo. Anche l’espressione del viso è molto più distesa e serena.
Dolore riverberante da herpes zoster
Una ragazza di 32 anni mi contatta per una sensazione di ansia e risvegli frequenti, entrambi presenti dal parto gemellare.
Il sintomo viene esasperato dalla difficile gestione contemporanea dei due bimbi.
Al test risulta in eccesso la Catena Lineare dell’Allerta, in particolare la Secondaria (argomento specifico) della Famiglia, in deficit quella della Calma, del Sonno e del Riposo.
Durante il trattamento la donna prima sente aumentare la sensazione di ansia che si manifesta principalmente alla gola, poi la sente scendere progressivamente; durante il trattamento affiora alla mente l’immagine della nonna morta alcuni anni prima, e della sua casa, per lei sede di bei ricordi.
Alla mia domanda su come aveva vissuto il lutto della nonna risponde che era stato piuttosto traumatico.
Per mantenere il riequilibrio le consiglio di stimolarsi manualmente la Catena Lineare mattina e sera.
Una notte dopo il quarto trattamento sogna di parlare serenamente con la nonna che le sorride.
Da quel momento la sensazione di ansia è andata scomparendo, e la qualità del sonno è tornata buona.
Lo stato di allerta nella Secondaria della Famiglia evidentemente non era solo legata all’ansia per bimbi, ma anche per la nonna quando stava male. Lo sblocco di questo primo engramma ha sbloccato anche l’ansia per i figli.
Capita abbastanza spesso durante questi trattamenti che persone che hanno avuto dei lutti sognino in una delle notti successive, o addirittura visualizzino da svegli il loro caro in modo sereno.
Senza scomodare per forza gli spiriti dell’aldilà, possiamo dire che questi fatti stanno sicuramente a significare che i soggetti hanno chiuso un’importante sequenza emotiva non conclusa, e ciò si manifesta con un modo diverso e sereno di vivere il distacco e una presa di coscienza fisica di questa serenità.
Ansia post-partum e disturbi del sonno
Catene lineari coinvolte: n. 1, Allerta e n. 2, Calma
Si presenta una donna di 46 anni per una sciatica dolorosa e invalidante, resistente a vari trattamenti medici.
La signora svolge un lavoro pesante in cui è necessario spesso chinarsi e sollevare oggetti pesanti. Al test risulta molto in eccesso la Catena Lineare del Dolore, e sono in difetto quella del Piacere e quella della Calma e del Sonno, che corrisponde al tratto lombare.
Nel test di soppressione del dolore reagisce positivamente con entrambe le stimolazioni delle Catene Lineari del Piacere, della Calma e del Sonno. Anche il dolore e il formicolio notturno dalla prima seduta migliorano.
Nell’arco di diverse sedute in cui sono stati integrati punti di riflessologia plantare e autotrattamento, la signora migliora progressivamente sino alla completa remissione.
Sciatica
Una mamma mi porta il suo bambino di 8 anni con agitazione e paura, accompagnato dal fratello gemello; in base al test riscontro in deficit la Catena Lineare della Calma e del Sonno; procedo alla stimolazione, e, mentre lui comincia rilassarsi e ad addormentarsi, anche il fratello sul divano comincia a rilassarsi ead addormentarsi, e perfino la madre presente cominciava a sbadigliare.
Questo effetto si ripete in entrambe le sedute effettuate, e i sintomi regrediscono completamente; anche i sogni non hanno più il carattere di incubi.
Si tratta probabilmente di un fenomeno di risonanza, ampiamente studiato dal Calligaris e dal Di Spazio, che l’ha definito "effetto geminus".
Agitazione e paura in un bambino: esperienza di risonanza con fratelli gemelli
Una signora di 70 anni presenta problemi di irregolarità intestinali; al test delle Catene Lineari risulta in difetto la Catena Lineare dell’intestino anche sul lato emozionale (Amore); al test delle Secondarie (argomenti specifici) l’aspetto in deficit risulta essere aspetto sessuale, inteso anche come legame col partner; allora le chiedo com’è il rapporto con suo marito, e lei mi dice che è morto alcuni anni prima di Alzheimer; mi riferisce che sono stai anni durissimi, che lei ha vissuto male e le è rimasta molta amarezza per aver patito tanto e aver visto in quelle condizioni suo marito.
Attraverso il test di Riflessologia Frattale individuo un fiore di Bach equilibrante la Catena e l’argomento specifico (Secondaria sessuale) e le consiglio di assumerlo, insieme all’autostimolazione della Catena Lineare prima di coricarsi.
Dopo un mese circa torna al controllo, sta meglio anche con l’intestino; le chiedo se ha fatto sogni particolari in questo periodo, e lei mi racconta di aver sognato suo marito sereno e sorridente (prima in sogno lo vedeva sempre sofferente), e che si sente molto più serena riguardo a questo lutto.
Anche in questo caso, lasciando da parte possibili aspetti trascendenti che fanno parte del grande mistero, il cambiamento dello stato del marito nel sogno testimonia un cambiamento importante di risentito, e un’integrazione del lutto da parte della signora.
Metabolizzazione del lutto e integrazione con floriterapia